INTESTINO IRRITABILE: CAUSE E RIMEDI

L’intestino irritabile, noto anche come IBS (Irritable Bowel Syndrome), è una condizione comune che affligge milioni di persone in tutto il mondo. Chi soffre di IBS sa quanto possa essere frustrante convivere con sintomi come dolore addominale, gonfiore, diarrea o costipazione.

Tuttavia, esistono diversi approcci naturali che possono aiutare a gestire questa condizione. In questo articolo, esplorerò le cause più comuni dell’IBS e vi offrirò alcuni rimedi naturali che possono apportare sollievo e lavorare sulle cause del problema.

Cause dell’Intestino Irritabile

Le cause esatte dell’IBS non sono ancora completamente comprese, ma le spiegazioni più accreditate spingono a credere che sia presente una comunicazione “anomala” tra cervello e fibre nervose/ muscoli intestinali (questi ultimi sono preposti al transito del cibo digerito).

Tra le cause dell'intestino irritabile si mescolano cause psico-sociali, cognitive, emotive, biologiche (predisposizione individuale, alterazioni della motilità intestinale, della sensibilità viscerale, flora batterica ed infezioni intestinali) che sono variamente presenti nel singolo individuo.

Ad ogni modo, sarebbero diversi i fattori che sembrano giocare un ruolo importante. Ecco alcuni dei più comuni:

  1. Disturbi nella Motilità Intestinale: Alterazioni nel movimento dei muscoli dell'intestino possono causare sintomi di IBS, come diarrea o costipazione.
  2. Sensibilità Intestinale Aumentata: Alcune persone con IBS hanno una sensibilità maggiore del normale a stimoli come la distensione addominale, che può causare dolore e disagio.
  3. Disbiosi Intestinale: Uno squilibrio nella flora intestinale, con una predominanza di batteri nocivi rispetto a quelli benefici, può contribuire ai sintomi dell'IBS. Tra questi vediamo una grande percentuale di presenza della SIBO (sovracrescita batterica dell'intestino tenue) (se volete approfondire potete farlo qui https://robertacolletti.com/sibo-cose-come-riconoscerla-e-come-risolverla-naturalmente/)
  4. Fattori Genetici: La predisposizione genetica può giocare un ruolo nell’IBS, rendendo alcune persone più suscettibili a questa condizione (ma ricordate che é sempre una piccola percentuale e che l'epigenetica é quella piú importante!)
  5. Stress e Ansia: Lo stress cronico e l'ansia possono influenzare il sistema nervoso intestinale e aggravare i sintomi dell’IBS.
  6. Dieta e Intolleranze Alimentari: Alcuni alimenti possono scatenare o peggiorare i sintomi dell’IBS, come cibi grassi, piccanti o ricchi di FODMAP (fermentabili oligo-, di-, mono-saccaridi e polioli) (se volete approfondire potete farlo qui https://www.youtube.com/watch?v=Pz5InakvyFk&t=2s )

Qual è la fisiologia dell'intestino?

Per capire meglio questa sindrome dobbiamo capire bene come funziona l'intestino: esso non diversamente da tutto il tubo digerente, è dotato di un proprio Sistema Nervoso autonomo (è il Sistema Nervoso Enterico) e del più sviluppato sistema immunitario dell’organismo.

Questi svolgono insieme vari compiti:

  • regolazione della permeabilità della parete che divide il lume intestinale dai vasi sanguigni  e che consente il riassorbimento della componente liquida che passa nel colon
  • azione di difesa immunitaria distinguendo le sostanze nocive che giungono con gli alimenti e innescando funzioni protettive e di espulsione di queste se necessario
  • Sia il sistema nervoso enterico che quello immunitario producono sostanze (trasmettitori) che inviano messaggi tra cellule nervose e cellule immunitarie così regolando, in stretta relazione tra loro e con il primo cervello, la motilità, la sensibilità e la difesa immunitaria del colon.

E’ di interesse notare che la serotonina (un trasmettitore del sistema nervoso), strettamente legata al normale funzionamento gastroenterico, si trova al 95% nell’apparato digerente e al 5% nel cervello.

Nelle persone con IBS sono state riscontrate alterazioni del livello della serotonina e/ o dei suoi recettori con effetti sulla contrattilità muscolare intestinale e sulla sensibilità al dolore.

Cause scatenanti dei sintomi in chi ha un intestino irritabile:

Diverse indagini cliniche mostrano che è frequente che i sintomi dell’IBS giungano in determinate situazioni ovvero quando sono presenti determinati “stimoli” (triggers nel linguaggio inglese scientifico).

Nello specifico:

  • mangiare alcuni cibi. Alcune persone hanno sintomi da IBS ad esempio con cioccolata, cavolo, cavolfiore, caffè, tè, spezie, frutta, piselli, cibi grassi, broccoli, latte, bevande zuccherate , sostanze alcoliche.
  • malattie infettive del tratto gastrointestinale (sindrome dell’intestino irritabile post-infettiva): una precedente gastroenterite (virale o batterica) in cui sono spesso presenti determinate caratteristiche (una certa durata dell’infezione, alcune tipologie di germe infettante, l’essere donna, giovane d’età e l’assenza di vomito durante l’infezione).
    Le cellule enteroendocrine, presenti nella mucosa del colon, si occupano, tra le altre cose, di produzione di serotonina agendo quindi su motilità, vascolarizzazione e risposta immunitaria. Nei casi di intestino irritabile post-infettivo vi è un aumento di linfociti e proprio di cellule enteroendocrine: si capisce dunque bene perché tali cellule sembrino responsabili della ipermotilità e quindi di diarrea cronicizzata. In piu la presenza di eosinofili potrebbe indicarci la presenza di parassiti o di sensibilitá alimentare alle proteine del latte o al glutine o nichel.
  • SIBO (sindrome da proliferazione batterica intestinale) : la Sibo consiste in una crescita anomala (almeno10 volte superiore al normale) di batteri nel piccolo intestino, anomala anche in quanto va tenuto presente che in media la maggior parte dei batteri sono presenti nel grande intestino (colon retto) cioè nel tratto intestinale successivo.
    Questi batteri possono essere sia di tipo “simbiotico” (batteri dunque sempre presenti ma nella Sibo presenti in soprannumero) che di tipo normalmente non presente. La Sibo produce vari sintomi (diarrea, pancia gonfia, dolore, difficoltà digestive, …) di cui alcuni proprio tipici dell’intestino irritabile e di altri patologie addominali.
  • lo stress sembra essere in grado non solo come detto poco avanti di causare la prima insorgenza di intestino irritabile ma spesso coincide anche con le acutizzazioni sintomatologiche negli anni.
  • squilibri dei neurotrasmettitori o ormonali (specie per le donne, per via del ciclo mestruale)
  • Deficit di bile: la bile si incarica di dissolavere i grassi e ha anche azione antibatterica. Se non funziona in maniera appropriata viene a mancare questa azione e quindi ció puó causare SIBO.

🌿 Rimedi Naturali per l’Intestino Irritabile

Fortunatamente, ci sono numerosi rimedi naturali che possono aiutare a gestire i sintomi dell’IBS. Ecco alcuni dei più efficaci:

Menta piperita (olio essenziale)

La menta piperita ha proprietà antispasmodiche che possono rilassare i muscoli dell'intestino e ridurre il dolore addominale. Bere una tazza di tè alla menta dopo i pasti può aiutare a prevenire i sintomi.

Ancora piú interessante é l'olio essenziale, utile soprattutto in caso di SIBO di tipo IMO, ma quello va usato secondo consiglio di un professionale della salute.

Olio di origano (olio essenziale)

Potente antibiotico naturale, puó essere molto utile in caso di SIBO classica o disbiosi, ma meglio assumerlo secondo consiglio di un professionale della salute. Ricordiamo altri antinfettivi naturali importanti come la berberina, l'aglio, il neem, il lapacho e l'estratto di smei di pompelmo.

PEA (palmitoiletanolamide)

La PEA è prodotta naturalmente dall'organismo, ma la sua sintesi diminuisce con l'età.

La PEA ha effetti antinfiammatori e analgesici. Ecco perché questa molecola è particolarmente interessante in caso di dolore (cronico o acuto) e infiammazione. Inoltre, la PEA è in grado di attraversare la barriera emato-encefalica e quindi di agire nel cervello.

Si é quindi dimostrata interessante nel trattamento dell'intestino irritabile ed é una molecola che uso spesso anche in persone affette da fibromialgia.

Fibre solubili e psillio per regolare l'alternanza tra stipsi e diarrea

Inserire gradualmente certe fibre provenienti da verdura e frutta a basso contenuto di FODMAP puó aiutare la diversitá del microbiota. Inoltre l'utilizzo dello psillio puó spesso essere d'aiuto nel regolare la presenza di un alvo alternato tra stipsi e diarrea.

Sostanze antifiammatorie e emollienti

Rircodiamo sostanze come la curcuma, la malva, la camomilla e la calendula, che possono aiutare molto contro l'infiammazione intestinale e il risanamento delle mucose.

Probiotici (quando avremo bonificato e migliorato il terreno intestinale)

I probiotici sono batteri benefici che possono aiutare a riequilibrare la flora intestinale. Alcuni studi hanno dimostrato che i probiotici, in particolare le specie Bifidobacterium e Lactobacillus, possono alleviare sintomi come gonfiore e diarrea.

  • Come usarli: Integratori di probiotici o cibi fermentati come yogurt di cocco o mandorla o capra, kefir e crauti possono essere utili. Cercate prodotti che contengano ceppi specifici che hanno mostrato benefici per l’IBS.

Dieta a Basso Contenuto di FODMAP

I FODMAP sono carboidrati fermentabili che possono causare gonfiore e disagio in alcune persone con IBS. Seguire una dieta a basso contenuto di FODMAP può aiutare a ridurre questi sintomi.

  • Come seguirla: Identificate e riducete gli alimenti ad alto contenuto di FODMAP, come alcuni frutti (mele, pere), verdure (cipolle, aglio), latticini e dolcificanti. Importante é sempre rivolgersi a un professionista nel campo (dietista, nutrizionista), per evitare carenze nutrizionali.

Gestione dello Stress

Lo stress è noto per esacerbare i sintomi dell’IBS. Tecniche di rilassamento e gestione dello stress possono essere molto utili.

  • Come praticarle: Provate la meditazione, lo yoga, il Qi gong o esercizi di respirazione profonda per ridurre lo stress. Anche una passeggiata quotidiana all’aria aperta può avere effetti positivi.

Conclusione

Gestire l’intestino irritabile può essere una sfida, ma con un approccio mirato e naturale è possibile trovare sollievo e migliorare la qualità della vita. Ogni persona è unica, quindi è importante sperimentare e scoprire quali rimedi funzionano meglio per voi. Ovviamente sempre meglio consultare un professionista sanitario prima di apportare cambiamenti significativi alla dieta o allo stile di vita.

Grazie per aver letto e spero che questi suggerimenti possano esservi utili. Se avete esperienze personali o altri rimedi naturali da condividere, non esitate a lasciare un commento qui sotto!

Un abbraccio,
Roberta


Studi scientifici:

  • Esame dell'efficacia dell'olio essenziale di menta piperita (OEMP) nella gestione dell'IBS
  • PEA e dolore a livello intestinale:

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/36986081/

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/21471961/


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