Ogni buon professionista della salute sa che la salute dell'intestino e l'infiammazione sono intimamente correlate. Un intestino sano contribuisce a migliorare la qualità del sonno, una forte funzione immunitaria e un efficace sistema digestivo. Tuttavia, l'infiammazione può modificare l'equilibio intestinale e causare molti problemi di salute.

Scopri di più in questo articolo su come puoi migliorare la salute dell'intestino e ridurre l'infiammazione con cambiamenti nella dieta e nello stile di vita (che é anche il mio obiettivo costante con i miei assistiti).

Negli ultimi anni, il rapporto tra l'intestino e la nostra salute generale è stato un argomento sempre più studiato. I ricercatori hanno scoperto che avere una varietà di batteri buoni offre molti benefici per la salute, tra cui la funzione del sistema immunitario e una migliore salute mentale. Sfortunatamente, il nostro stile di vita moderno ha un impatto negativo sulla salute dell'intestino, come i livelli di stress, la mancanza di sonno e una dieta malsana possono tutti danneggiare il nostro microbiota intestinale.

La disbiosi porta a esiti negativi per la salute poiché il microbioma intestinale influenza anche le risposte infiammatorie.

Quindi, cosa puoi fare tu per ridurre l'infiammazione e migliorare la salute intestinale?

Prima di esaminare la relazione tra salute intestinale e infiammazione, iniziamo definendo cos'è ciascuno e in che modo influisce sulla nostra salute.

Salute intestinale e infiammazione

Il termine "salute intestinale" si riferisce alla funzione e all'equilibrio dei batteri all'interno del tratto gastrointestinale. Un intestino sano comunica con il cervello attraverso i nervi e gli ormoni, il che aiuta a mantenere la salute e il benessere generale. Contiene anche batteri sani e cellule immunitarie che allontanano batteri, virus e funghi, tutti elementi necessari per un corpo ben funzionante.

Come dimostra la ricerca, avere una varietà di batteri buoni nell'intestino può migliorare i sintomi psicologici, combattere l'obesità e potenziare la funzione del sistema immunitario [4]. È stato anche dimostrato che i batteri intestinali producono neurotrasmettitori (come la serotonina), con ulteriori effetti antinfiammatori [8,9].

L'infiammazione è la risposta naturale del corpo per proteggersi da infezioni, lesioni o malattie. Mentre questo è un processo naturale che aiuta il tuo corpo a guarire e difendersi dai danni, l'infiammazione cronica può devastare l'organismo e persino portare a malattie dannose.

I sintomi dell'infiammazione di solito includono affaticamento, gonfiore e problemi gastrointestinali e possono derivare da stress, reazioni immunitarie anormali, obesità o una dieta povera e proinfiammatoria [1,2,3].

In che modo l'infiammazione influisce sulla salute intestinale?

Ora che abbiamo visto cosa sono l'infiammazione e la salute dell'intestino, discutiamo di come si influenzano a vicenda.

Parliamo di disbiosi quando i batteri intestinali "cattivi" o patogeni superano quelli buoni, creando così uno stato di infiammazione cronica e influenzando una serie di condizioni infiammatorie (come diabete, asma o MICI). Questo squilibrio intestinale può essere causato da livelli di stress elevato, antibiotici, mancanza di sonno ristoratore e una dieta povera di nutrienti. Inoltre, l'infiammazione può ridurre la capacità di assorbire i nutrienti, disabilitando così il microbioma intestinale e influenzando negativamente la salute dell'apparato digerente [5].

Come possiamo quindi disinfiammare il nostro intestino?

Qui di seguito ti lascio delle azioni fondamentali che potrai applicare nella vita di ogni giorno, e che mi hanno ridato la vita quando soffrivo di morbo di Crohn.

Stile di vita:

1- Respirazioni profonde prima di alzarti dal letto e ogni volta che ti senti sopraffatto dallo stress.

2- Quando ti alzi vai a vedere il sole (in balcone, finestra...)

3- Respirazioni pre-pasto che stimolino il nervo vago e le secrezioni digestive

4- Medita e respira quando senti che devi fermarti. Semplicemente NON FARE NIENTE per alcuni minuti (piu volte al giorno!).

5- Dedica del tempo a fare quello che ti piace e a seguire i tuoi hobbies.

6- Stai in contatto con la natura, fai passeggiate e pratica il grounding (cammina scalzo sulla terra, prati, sabbia..)!

7- Migliora la qualitá del sonno (devi svegliarti riposato).

8- Fai esercizio fisico leggero/moderato almeno 2 -3 volte a settimana o se non hai ancora molte forze cerca almeno di fare una passeggiata ogni giorno. Se ti piace, vai a ballare!

8- Gestisci al meglio i livelli di stress grazie ai consigli precedenti.

Alimentazione antifiammatoria:

1- Segui un'alimentazione piú antinfiammatoria possibile, senza glutine, latticini, legumi (temporaneamente) e in alcuni casi piú gravi anche cereali (se non sai come fare fatti seguire da un professionista).

2-Inserisci prebiotici o fibra fermentabile dalle verdure (se non le tolleri fallo gradualmente cucinandole e triturandole o in forma di estratti).

3- Polifenoli come mirtilli, frutti di bosco, frutta secca (attivata!) (secondo tolleranza)

4- Grassi buoni come olio EVO, di cocco extra vergine, avocado, pesce azzurro

5- Aiuta la produzione enzimatica e biliare con aceto di mele, zenzero, cannella, limone e olio EVO.

6- Fermentati come cavolo fermentato, kombucha, sott'aceto (di qualitá e se li tolleri).

Integrazione:

1- Inserisci erbe specifiche e integratori per controllare l'infiammazione e la disbiosi intestinale (curcuma, boswelia, omega 3, artiglio del diavolo, lapacho, noce, chiodi di garofano, estratto semi di pompelmo...in base alla tua situazione specifica).

2- Inserisci zinco, vitamina A (controlla sempre i valori nelle analisi), oltre a centella e ginko biloba per i villi intestinali atrofizzati (sempre chiedendo al tuo professionista della salute in base alla tua situazione).

3- Controlla i tuoi livelli di vitamina D, che devono stare almeno tra i 60-70ng/ml

4- Inserisci brodo di ossa e se necessario glutammina, collagene o quercetina.

5- Quando il terreno sará migliorato integrare probiotici specifici.

Spero che questo articolo ti possa aiutare nel tuo cammino verso la salute.

Se vuoi che continui a scrivere altri articoli come questo fammelo sapere nei commenti!

Nel frattempo puoi trovare altre informazioni utili nel mio ebook o sul mio canale Youtube.

Per info o consulenze mandami una mail a info@robertacolletti.com

REFERENZE

1. National Cancer Institute. (2015). Risk factors: Chronic inflammation. National Cancer Institute https://www.cancer.gov/about-cancer/causes-prevention/risk/chronic-inflammation.

2. InformedHealth.org (2018) What is inflammation? Institute for Quality and Efficiency in Health Care. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK279298/

3. Kolb, H., & Mandrup-Poulsen, T. (2010). The global diabetes epidemic as a consequence of lifestyle-induced low-grade inflammation. Diabetologia, 53(1), 10–20. https://doi.org/10.1007/s00125-009-1573-7

4. Quigley E. M. (2013). Gut bacteria in health and disease. Gastroenterology & hepatology, 9(9), 560–569. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3983973/

5. Integrative HMP (iHMP) Research Network Consortium (2014). The Integrative Human Microbiome Project: dynamic analysis of microbiome-host omics profiles during periods of human health and disease. Cell host & microbe, 16(3), 276–289. https://doi.org/10.1016/j.chom.2014.08.014

"Perché ho provato tante diete e protocolli per il mio intestino ma non avuto miglioramenti?"

Una cosa che mi succede spesso durante una prima consulenza con un nuovo assistito che soffre di una mici o una patologia autoimmune, é che la gente arrivi disperata e frustrata perché ha provato tante diete, eliminato tanti alimenti, provato vari protocolli e integratori, e non ha ottenuto risultati.

Per questo vi voglio lasciare delle riflessioni (in base alla mia esperienza personale con il Crohn e secondo l'esperienza avuta con varie persone negli ultimi anni) sul perché probabilmente questi percorsi non hanno funzionato:

Per questo é fondamentale capire se abbiamo veramente fatto i percorsi giusti, con una sequenza logica e con dosi di integrazione corretta, che non é sempre quella indicata nelle etichette dei prodotti.

E a te é successo? Fammelo sapere nei commenti!

Vuoi avere altre info utili? Leggi il mio ebook e visita il mio canale Youtube!

Un abbraccio,

Roberta.

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Se abbiamo una malattia infiammatoria intestinale (#mici) in fase attiva (o un intestino molto infiammato) possiamo avere seri problemi quando si tratta di tollerare e digerire bene certi alimenti, soprattutto le verdure e la frutta.

In questo articolo voglio quindi lasciarti 3 consigli semplici e pratici che puoi applicare nella vita di ogni giorno, e che sono piccole azioni che mi hanno aiutato tanto nella mia avventura con il Crohn, quando era in fase attiva.

Ecco i miei 3 consigli principali:

1 - Cucina tutti gli alimenti (se necessario anche la frutta, anche solo sbollentata per 1 minuto)

2- Tritura o passa al passaverdure tutto quello che mangi (specialmente le verdure, se le tolleri)

3- Mastica molto bene, mangia lentamente, assapora gli alimenti e evita le distrazioni come la televisione o il cellulare.

Perché é importante mettere in pratica queste tecniche?

Perché quando abbiamo un intestino molto infiammato e permeabile é come se avessimo l'intestino di un neonato, quindi cuocere e triturare bene gli alimenti é come se ci aiutasse giá a "pre-digerirli", evitando che l'intestino faccia troppi sforzi e venga ulteriormente irritato.

Ovviamente questi sono solo alcune delle tante tecniche che possiamo utilizzare per digerire e tollerare meglio alcuni cibi: a volte potrebbe aiutarci una corretta combinazione di alimenti, una buona respirazione prima di iniziare a mangiare, gestire bene lo stress... Di questo vi ho parlato anche nei miei video Youtube e nel mio ebook (che trovate qui sul sito).

Se volete che continui a scrivere sull'argomento fatemelo sapere nei commenti!

Un abbraccio,

Roberta.

É estate ed é finalmente periodo di vacanze, ma quando arriva questo momento spesso iniziamo ad entrare in crisi perché non sappiamo come organizzarci per poter mangiare sano ed evitare problemi di salute quando siamo in viaggio e ci ritroviamo spesso a mangiare in giro.

Per questo motivo ho pensato di darvi qualche consiglio per poter gestire al meglio questo aspetto durante la vostra vacanza e viverla piú serenamente: sono consigli che applico io stessa da quando ho scoperto di avere il Crohn, e che mi hanno permesso di godermi al massimo i miei viaggi per il mondo.

Prima di partire per un viaggio, mi fornisco di alimenti base che potrei magari non trovare quando mi trovo sul posto: pane senza glutine di qualitá, biscotti sani senza glutine né latticini né zuccheri raffinati (in caso mi venga voglia di dolce), frutta secca per fare snack e bustine di tisane per la colazione o per il post pasto.

Cosí a colazione mi posso gestire tra uova (che si trovano ovunque), pane con avocado, un pó di frutta, frutta secca e tisana.

Avendo il mio pane posso farmi un panino con avocado, omelette, con fesa di tacchino senza glutine né latticini o con tonno in barattolo e qualche verdura e portarlo al mare oppure preparare un'insalata di riso basmati se siete in una casa vacanze.

In caso di pranzo/cena al ristorante, con qualche accorgimento è possibile scegliere dal menù piatti di carne o pesce preferendo quelli alla griglia e accertandosi che siano senza panature, né salse o intingoli.

Evitare le vellutate di verdure, i piatti gratinati e quelli "in crosta" poiché molto probabilmente contengono formaggi, pane e farine.

Tra i contorni prediligere le insalate miste, le verdure al vapore e le verdure alla griglia.

Come dessert prediligere la frutta fresca, da evitare la macedonia poiché contiene zucchero e a volte liquore o frutta sciroppata. Attenzione con i gelati poiché contengono latticini, addensanti, farine e zuccheri.

Se vi capita di aver voglia di un gelato, chiedete sempre se ci sono gusti senza latte e senza glutine: molte gelaterie si sono adeguate e spesso forniscono anche gelati senza zucchero con stevia.

Ricordarsi che il modo in cui ci alimentiamo è una scelta consapevole per la nostra salute, perciò l'opinione degli altri non è importante. Trasgredire anche una sola volta può essere causa di disturbi fisici che possono rovinare il viaggio, non siate timidi e informate il cameriere delle proprie allergie, senza entrare nei dettagli delle proprie scelte alimentari o problematiche di salute.

In autostrada valutare le proposte dei ristoranti-self service e nelle grandi città anche gastronomie e rosticcerie, dove generalmente si può scegliere tra pollo arrosto, carne alla griglia, insalate miste e verdure grigliate.

Come fare nelle situazioni conviviali di vario genere?

Evitare per quanto possibile gli alimenti infiammatori come cereali, latticini, legumi, zuccheri (dolci).
Escludere i primi piatti a base di pasta e il pane. Di solito é possibile trovare dei risotti. Un secondo a base di carne o pesce è generalmente presente, aggiungendo alcune verdure e frutta fresca, si è già fatto un pasto completo.

Inoltre se mangerete qualcosa di un pó piú pesante da digerire vi consiglio questi enzimi digestivi: 4 pastiglie 5 min prima di mangiare (o dopo il pasto se lo dimenticate) https://amzn.to/2UdXJqT

Rifiutare garbatamente alimenti non concessi. Può capitare che le persone cerchino di invogliare a mangiare cibo che vorresti evitare. Un semplice “No, grazie non mi va” dovrebbe essere sufficiente a evitare insistenze e senza dover dare ulteriori spiegazioni. L’opinione degli altri sulle nostre scelte è meno importante della salute. Molti minimizzano l’effetto del cibo sull’organismo, ma sappiamo bene le conseguenze nocive di alcuni alimenti.

Non abbiate paura delle vostre decisioni alimentari quando siete con gli altri e pensate che il vostro stile di vita é quello che sicuramente vi permetterá di stare bene e di amare il vostro viaggio senza avere la paura e lo stress di stare male e non poter godere delle bellezze dei posti che state visitando.

Buone vacanze!

Sei anche tu cioccolato - dipendente peró non lo puoi mangiare perché ti infiamma l'intestino?

Ebbene si, da quando ho iniziato ad avere il morbo di Crohn, anch'io ho incomiciato a non tollerare certi cibi che amavo e tra questi c'era anche il cioccolato o il cacao. Ovviamente all'inizio é stata una tragedia, non potevo credere che non mi potessi permettere piú di mangiarlo.

Con il tempo, ho deciso che dovevo trovare un'alternativa, come ho fatto per il pane, la pizza, i formaggi....

Leggendo e sperimentando, ho scoperto che la farina di carrubbe ha un sapore simile al cacao e in piú non irrita! Anzi é proprio indicata per chi ha un'accellerata motilitá intestinale visto che ha anche propietá astringenti.

Quindi ho iniziato a provare dei dolci sani con questa farina (metteró una super nel mio prossimo ebook di ricette) e il risultato é stato ottimo! avevo ritrovato il mio amato cacao!

Ma andiamo a vedere subito come possiamo quindi prepararci una facilissima mousse per poter soddisfare le nostre voglie di cioccolato.

PS. sempre da fare solo ogni tanto e in piccole quantitá visto che comunque fa parte delle leguminose, quindi non adatta a chi ha una forte infiammazione intestinale.

Ingredienti se vi avanzano dei tuorli da altre ricette:

Ingredienti per la versione vegana:

Procedimento:

frulla tutto con un minipimer e guarnisci se vuoi con granella di noci o mandorle precedentemente attivate (segui il mio video youtube se non sai come farlo).

Se lo vuoi piú rinfrescante mettilo in frigo per un'ora.

Buon appetito!

Dove trovare la farina di carrubbe:

https://amzn.to/3eRFaOj o in alcuni negozi bio.

Proprietá della carrubba:

I minerali presenti sono rappresentati da potassio, calcio, sodio, fosforo, magnesio, zinco, selenio e ferro. Sono presenti, inoltre, le vitamine del gruppo B (B1, B2, B3, B5, B6 e B12), vitamina C, vitamina E, K e J e folato alimentare.

La carruba è un cibo saziante, utile nelle diete per facilitare la perdita di peso, grazie al contenuto di fibre. Infatti aiuta a creare un senzo di sazietà, utile contro sovrappeso e obesità. Inoltre ha un basso indice glicemico, quindi utile per chi non puó introdurre molti zuccheri nella dieta.

La carruba è ricca di quei nutrienti necessari a prevenire le carenze vitaminiche e minerali tipiche delle diete dimagranti. 

Le carrube sono un alimento privo di glutine e quindi possono essere consumate da chi soffre di celiachia o é intollerante al glutine. La farina ricavata dalla macinazione delle carrube è utile contro la diarrea grazie alla sua capacità di assorbire l’acqua, invece la carruba ha un’azione lassativa. 

Il sapore della carruba è simile al cacao, contiene però meno calorie ed è molto più nutriente. Inoltre, essendo priva di caffeina eteobromina, è perfetta per la preparazione di dolci e pietanze destinate al consumo delle persone allergiche al cioccolato.

Le carrubbe sono indicate in caso di: diarrea, enteriti catarrali, enteriti della prima infanzia, gastrite, infezioni gastrointestinali, acidità, azione protettiva tampone, utile in caso di obesità, sovrappeso e colon irritabile.

Il mio nome é Roberta Colletti, sono diplomata come Tecnico di Alimentazione Olistica e di Fitoterapia e esperta in benessere intestinale.
Sei anni e mezzo fa mi é stato diagnosticato il morbo di Crohn, e grazie ai miei studi, al cambio di alimentazione e di stile di vita, sono riuscita a mandare la malattia in remissione e adesso riesco a fare una vita normalissima.
Per questo motivo voglio essere una guida per tutti quelli che vogliono ripristinare il proprio benessere naturale.

Vuoi riacquisire il tuo benessere intestinale o fare una colazione sana veloce che ti dia energia?

Ecco il modo giusto di iniziare la giornata: pancake al cocco!

Questa ricetta é senza glutine, senza latticini, proteica e senza carboidrati (la versione dolce con frutta invece ha carboidrati, ma ben bilanciati con grassi e proteine).

La mattina, venendo dal detox notturno, dovremmo abituarci a fare una colazione piú salata che dolce, visto che il corpo é stato a digiuno per molte ore. Se mangiamo cibi ricchi di zuccheri senza abbinare grassi e proteine, avremo un alto impatto glicemico che stimolerá l'infiammazione.

Ecco perché adesso mi sono abituata a questo tipo di colazione e devo dire che ho visto grandi cambiamenti nella mia energia e soprattutto nel senso di sazietá!

Oggi ve lo propongo sia nella versione salata e sia in quella leggermente dolce se ogni tanto volete cambiare.

Ma vediamo subito la ricetta:

Ingredienti per il pancake salato:

Per la guarnizione:

Per il pancake, sbattere un albume aggiungete sale origano e olio e poi la farina di cocco, mescolare bene e fare la forma del pancake in una padellina già riscaldata e cuocere da entrambi i lati per 2 minuti circa.
Poi mescolare gli ingredienti per il guacamole formando una crema e spalmarlo sopra il pancake quando è pronto.
Se ne volete 2 raddoppiate le dosi degli ingredienti del pancake, per il guacamole vi basterà ugualmente con 1 avocado!
Potete accompagnare con una tazza di latte di cocco o mandorla condito con 1 pizzico di cannella o una tisana

Per quello dolce mettere 1 cucchiaino di miele nel composto e senza origano, con olio di cocco al posto dell'olio evo.

Aggiungere sopra mele o crema di mirtilli spadellati con olio di cocco e cannella.

Buon appetito!




Il mio nome é Roberta Colletti, sono diplomata come Tecnico di Alimentazione Olistica e di Fitoterapia e esperta in benessere intestinale.
Sei anni e mezzo fa mi é stato diagnosticato il morbo di Crohn, e grazie ai miei studi, al cambio di alimentazione e di stile di vita, sono riuscita a mandare la malattia in remissione e adesso riesco a fare una vita normalissima.
Per questo motivo voglio essere una guida per tutti quelli che vogliono ripristinare il proprio benessere naturale.

LE LEGGI DELLA DIGESTIONE

La corretta digestione è essenziale per la nostra salute, poiché la dispepsia, la cattiva digestione, è una delle cause di disturbi più grandi come l'iperpemeabilità intestinale e la disbiosi, che sono fattori che contribuiscono ad altri problemi come colon irritabile, candida, gastrite malattie croniche, infiammatorie e autoimmuni.

Se abbiamo una cattiva digestione, accadranno 3 cose che rappresentano un problema per il nostro benessere:

È importante concentrarsi anche su COME mangiamo: ci concentriamo sempre su cosa mangiare e cosa non mangiare, ma il modo è anche molto importante: a volte non possiamo digerire qualcosa perché lo mangiamo ad esempio crudo e invece se lo mangiamo cotto o in un ordine specifico potremmo tollerarlo meglio.

Dal cibo dobbiamo estrarre i macronutrienti che ci nutrono e il sistema digestivo è responsabile di fare questo.

Come possiamo descrivere il sistema digestivo secondo la medicina cinese? Dobbiamo immaginare questo sistema come una pentola alla cui base c'è un fuoco, il fuoco digestivo, la forza digestiva. La pentola è lo stomaco con i suoi succhi gastrici e il fuoco è formato dai reni e dalla milza, quindi il cibo digerito dovrebbe essere come una zuppa a circa 38 ° gradi.

In cosa sbagliamo quindi quando mangiamo qualcosa?

  1. Il freddo: cibi freddi presi dal frigorifero, acqua fredda, che non consente a questa acqua nella pentola di arrivare ad ebollizione.
  2. Troppo calore: asciuga la pentola e fa aderire il cibo al fondo (mangiare cibi troppo secchi e non idratarsi)

Da qui viene la prima regola della digestione: la legge del calore

Dobbiamo mangiare cibi caldi e liquidi caldi ogni giorno e tutto il giorno. Approfittiamo prima che arrivi l'estate per iniziare con questa nuova abitudine! Qualcosa che consiglio sempre è di bere acqua calda tutto il giorno. Può essere sotto forma di infusi, ad esempio con gocce di limone e potete portarla sempre con te se compri una di queste bottiglie da un litro in acero inossidabile (senza plastica mi raccomando!) cosí che non avrai il problema di doverla riscaldare continuamente. Quali sono i vantaggi?

Ecco la tua prima: bere acqua calda tutto il giorno e fuori dai pasti!

Con il cibo non molto perché diluirà i succhi gastrici e rallenterà la digestione, se è possibile fallo 15 minuti prima per preparare lo stomaco.

Seconda legge: la legge dell'orario

Secondo le medicine antiche, ogni organo del corpo ha un diverso orario di massima energia, quindi grazie a questo possiamo delineare i periodi migliori per fare colazione, pranzo e cena.

Dobbiamo immaginare un cerchio diviso in diversi spicchi (fasce orarie di 2 ore) e dove ogni spicchio é occupato da un organo o una viscera del nostro corpo. Quindi nel caso della digestione: lo stomaco ha più forza dalle 7 alle 9 del mattino, la milza dalle 9 alle 11 (quindi dalle 7 alle 11 fare colazione) intestino tenue dalle 13 alle 15 e i reni dalle 17 alle 19:00.

Cenare presto infatti aiuta molto il fegato. Perché? Perché il fegato ha la sua massima energia dall'1 alle 3 di notte. E il suo ruolo è essenziale: purificarci dalle tossine, produrre e conservare i nutrienti. Se ceniamo tardi non diamo al fegato il tempo di fare tutto questo e accumuleremo tossine e malassorbimento e potremo avere problemi come dermatite, emicranie....

Ecco perché consiglio sempre un digiuno di almeno 12 ore tra cena e colazione del giorno successivo. In queste ore anche il sistema immunitario si rigenererà e combatterà per esempio contro le possibili infezioni o cellule tumorali presenti, ma se l'organismo é impegnato nel processo digestivo mentre dormiamo, tutto ciò non può essere fatto.

Terza legge: la legge dell'ordine

È stato scientificamente studiato che cambiare l'ordine di alcuni macronutrienti come le proteine e i carboidrati aiuta molto la digestione: a livello digestivo infatti, i carboidrati hanno bisogno di un ambiente alcalino per essere digeriti (in bocca con l' amilasi) mentre le proteine hanno bisogno di un ambiente acido. Quindi se vengono mangiati insieme molte persone con difficoltá digestiva potrebbero avere problemi perché se introduciamo le proteine ​dopo i carboidrati, queste troveranno un ambiente molto alcalino e dei succhi digestivi che non sono così forti da scindere le proteine ​​in amminoacidi. Quindi potemmo soffrire dispepsia e putrefazione intestinale.

Inoltre, è stato dimostrato che mangiando invece prima una piccola porzione di proteine e verdure e dopo 10-15 minuti i carboidrati, si evita il problema dell'impatto glicemico ed anche i continui alti e bassi glicemici che abbiamo quando mangiamo solo carboidrati. Questo ci aiuta molto anche se abbiamo insulino-resistenza, diabete, ovaio policistico ... e anche contro la fame nervosa che aumenta quando mangiamo zuccheri, pane, pasta e cereali in generale.

Importanti sono anche le combinazioni tra altri alimenti ma di questo parleró in un altro articolo.

Quarta legge: la legge della masticazione

La masticazione è estremamente importante perché la digestione inizia in bocca con la saliva, l'enzima lipasi (per i lipidi) e l'amilasi (per i carboidrati). Quindi le persone che hanno problemi con il proprio apparato dentale o non hanno i denti non possono mangiare cibi interi perché non li digeriscono affatto.

Nella vita moderna, putroppo non siamo abituati a mangiare con calma, a sederci, e goderci il gusto del cibo e quindi ci sentiamo sempre stanchi e pesanti dopo aver mangiato. Dopo poco tempo dall'aver mangiato, spesso abbiamo ancora fame perché mangiando velocemente non diamo ai recettori della sazietà il tempo di attivarsi, visto che hanno bisogno di 20 minuti per poter svolgere la loro funzione.

Se invece mastichiamo bene e con calma avremo molti vantaggi:

Cominciamo quindi anche a fare meditazione mentre mangiamo!

È qualcosa che abbiamo putroppo oggigiorno abbiamo perso. Iniziamo a mangiare con consapevolezza e mastichiamo ogni boccone almeno 25-30 volte. So che può sembrare troppo ma ci si puó abituare.

Possiamo iniziare leggendo un libro per esempio, peró per favore spegni la TV, le notizie e mangia in un ambiente calmo e tranquillo, perché se mangiamo mentre guardiamo qualcosa che ci colpisce emotivamente o stiamo avendo una discussione con qualcuno, il nostro sistema simpatico verrà attivato dell'organismo e inibirà tutte le nostre funzioni digestive.

Quindi questa é la nuova sfida che ti propongo: acqua calda tutto il giorno, cambiare l'ordine di proteine e carboidrati, mangiare ad orari precisi e che siano gli stessi ogni giorno, e masticare con calma almeno 25-30 volte.

Aspetto i tuoi commenti, fammi sapere come é migliorata la tua digestione:)

Il mio nome é Roberta Colletti, sono diplomata come Tecnico di Alimentazione Olistica e di Fitoterapia e esperta in benessere intestinale.
Sei anni e mezzo fa mi é stato diagnosticato il morbo di Crohn, e grazie ai miei studi, al cambio di alimentazione e di stile di vita, sono riuscita a mandare la malattia in remissione e adesso riesco a fare una vita normalissima.
Per questo voglio essere una guida per tutti quelli che vogliono ripristinare il proprio benessere naturale.

Quando si hanno delle intolleranze o un intestino infiammato spesso bisogna evitare glutine, farine ad alto indice glicemico o lieviti vari, quindi oggi vi propongo una maniera diversa di mangiare le mandorle, con cui potete sostituire i crackers normali o il pane 🙂

Se siete quindi alla ricerca di uno snack goloso che non contenga farine, che sia leggero e che si possa sgranocchiare a qualsiasi ora…siete sicuramente nel posto giusto.
Senza contare che questi crakers alla farina di mandorle e semi di papavero sono super veloci da preparare e davvero di facilissima esecuzione.

Se modulate bene l’aggiunta di sale questi crakers riescono ad essere davvero un’alternativa per qualsiasi momento della giornata in quanto l’intenso sapore di mandorla se poco salato ricorda vagamente quasi un dolce poco dolce.
Le dosi che vi riporto sono per fare uno snack salato.

Ingredienti

Istruzioni

  1. Accendere il forno a 180°.
  2. Con una forchetta sbattere leggermente l'albume e unirlo al resto degli ingredienti: mescolare sino ad ottenere un composto omogeneo e compatto.
  3. Su un foglio di carta da forno stendere l'impasto dei crakers alla farina di mandorle appena ottenuto: per facilitare le cose, coprire con un altro foglio di carta da forno e spianare con un mattarello.
  4. Lo spessore non dovrà superare i 2mm.
  5. Con un coltello tagliare dei rettangoli della grandezza desiderata e separarli leggermente con molta delicatezza.
  6. Infornare e cuocere 10-12 minuti: i crakers dovranno essere molto dorati ma non troppo marroni.
  7. Conservare in un luogo fresco e asciutto in un contenitore ermetico.

Buon appetito!

Oggi vi presento un sostituto della pizza buonissimo, adatto a tutti, grandi e piccini e anche a chi deve ridurre i carboidrati 🙂

Perfetto per chi ha intolleranze o problemi gastro-intestinali, o chi sta seguendo un'alimentazione antinfiammatoria, perché ricorda il gusto di quella classica ma la potrete mangiare senza nessun senso di colpa 🙂

É una pizza a base di cavolfiore, uova e mandorle!

Ma vediamo subito come si prepara:

Ingredienti per la base:

Per la farcitura:

Procedimento:

Taglia le cimette di cavolfiore e tritale nel frullatore fino a quando non hanno la consistenza del cous cous. Quando hai finito metti il composto in un panno pulito e strizza per bene fino a quando il cavolfiore non avrá eliminato tutta l'acqua.

Metti in una ciotola il composto, la farina di mandorle, l'albume sbattuto, i semi di lino tritati, il sale, olio e origano e mescola fino a formare una palla ben compatta.

Stendi il composto sulla carta forno giá oleata e con l'aiuto di un altro foglio di carta forno stendilo formando una forma rotonda cercando di non appiattire troppo i bordi che si potrebbero bruciare un pó (come é successo a me :D)

Falla piú spessa di questa 😉

Metti in forno la base a 180º per 20 minuti a forno ventilato e poi altri 10 minuti mettendola nel primo ripiano dall'alto.

Poi tirala fuori e metti la salsa di pomodoro finta e il formaggio vegano facendo riscaldare per altri 10 minuti. Controlla sempre la cottura perché tutto varia da forno a forno.

Servite con olio e origano.

Buon appetito!

Quante volte abbiamo avuto voglia di una buon sugo al pomodoro e non abbiamo potutto mangiarlo perché siamo intolleranti o perché ci infiamma l'intestino?

Inoltre siamo consapevoli che il pomodoro fa parte della famiglia delle solanacee (come le melanzane, peperoni, patate e bacche di goji) e non é adatto a chi ha problemi intestinali o malattie autoimmuni, visto che questi ortaggi presentano alcaloidi che aumentano l'infiammazione.

Quando ho iniziato a cambiare la mia dieta a causa del morbo di Crohn, per me é stata una tragedia toglierlo perché ero pomodoro-dipendente, ma poi con il tempo mi sono abituata. Peró é pur vero che quando faccio certe ricette (come la pizza di cavolfiore o di zucchine, di cui pubblicheró presto le ricette) il pomodoro mi mancava. Allora ho pensato...perché non inventare un sugo di finto pomodoro?

Et voilá, ecco a voi la salsa di pomodoro fatta con carote e barbabietole 🙂

Ci servirá inoltre una bottiglietta di acidulato di pugne umeboshi … ma che nome strano, di cosa si tratta?

Le prugne umeboshi sono delle albicocche della tradizione giapponese e cinese. Sono arrivate nel nostro paese proprio grazie alla cucina macrobiotica che ne ha esaltato le straordinarie proprietà benefiche. Dalla fermentazione delle prugne si ottiene l’acidulato, un condimento particolarmente salato che può essere utilizzato per insaporire i nostri piatti e che puó avere benefici sull'apparato digestivo.

Ingredienti per la salsa (per circa 600 gr di salsa)

Ingredienti per il sugo

Utilizzare il più possibile prodotti biologici, senza conservanti, senza zuccheri aggiunti e senza altre sostanze chimiche.

Preparazione della salsa

  1. Pulire bene le barbabietole, le carote e le cipolle. Tagliare le verdure a pezzetti e metterle in una casseruola con acqua per la metà del volume delle verdure. Portare a
    bollore, aggiungere il sale, coprire e abbassare la fiamma. Cuocere per circa 30 min e girare di tanto in tanto
  2. Quando le verdure sono cotte ridurle in salsa con un frullatore a immersione
  3. A questo punto bisognerà aggiungere la giusta quantità di acidulato umbeboshi.

Importante! Vi consiglio di aggiungere un cucchiaio alla volta, mescolare bene e assaggiare. Io ho utilizzato circa 6 cucchiai di acidulato. Il risultato finale deve essere una salsa che ricorda il sapore del pomodoro, l’acidulato aiuterà a creare l’effetto acido e ad attenuare il retrogusto di terra della barbabietole.

Preparazione del sugo

  1. Pulire il cipollotto, tagliare a fettine sottili, aggiungere un pizzico di sale e soffriggere a bassa temperatura in una casseruola con un filo di olio evo fino a che il cipollotto non risulta leggermente dorato
  2. Se gradito aggiungere al soffritto anche lo spicchio di aglio premuto.
  3. Aggiungere la salsa di barbabietole e l’origano secco. Lasciare insaporire per circa 10 min.

E il gioco é fatto! adesso potete finalmente condire la vostra pizza di verdure con questo sugo! 😉

Se avete problemi di fermentazioni in una prima fase non vi consiglio mischiarla alla pasta (anche senza glutine) perché cereali e verdure amidacee come carote, barbabietole, patate americane possono rendere difficile la digestione. Poi quando starete meglio potrete farlo! 😉

Buon appetito!

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