Il gonfiore addominale è il sintomo maggiormente diffuso fra gran parte della popolazione, tutti o almeno quattro persone su cinque, si lamentano di questa spiacevole sensazione. C’è chi si sveglia già gonfio, chi invece lo diventa dopo mangiato, ma in ogni caso a causare il gonfiore sono sempre le nostre errate abitudini.

Vediamo quindi quali sono le cause e quali i possibili rimedi.

Cause del gonfiore

Masticazione veloce. Con i miei assistiti, insisto sempre sulla masticazione perché secondo me è la prima abitudine che si sbaglia sempre. Ci capita troppo spesso di divorare il cibo, come se qualcuno dovesse rubarcelo, ma in realtà stiamo rubando solo i gas dell’aria, che custodiremo nel nostro intestino.

Ebbene sì, quando mastichiamo velocemente, rischiamo di introdurre troppa aria che va a peggiorare il nostro gonfiore addominale. Inoltre, masticare velocemente è anche sinonimo di cattiva digestione, perché se il primo passo della digestione avviene in bocca, tramite la ptialina che scinde l’amido cotto, qualora questo non dovesse verificarsi, passerebbero nel tratto gastro-intestinale sostanze ancora integre con maggiore difficoltà nell’essere digerite e provocando un’eccessiva fermentazione dei carboidrati e putrefazione delle proteine che generano la formazione di gas e alterazioni dell’alvo, quali stipsi, diarrea, feci poco formate o contenenti alimenti indigeriti, fastidi addominali.

Vita sregolata, stress ed errata alimentazione. Spesso chi è costretto a viaggiare per lavoro conduce una vita poco regolare e questa perdita di equilibrio può causare anche gonfiore addominale, sia per lo stress, sia per il modo in cui si mangia. Infatti, se lo stress dovrebbe essere considerata la causa principale del gonfiore, poiché ne soffriamo quasi tutti, le sue conseguenze non sono da trascurare. Infatti, quando siamo stressati non stiamo lì a guardare cosa mangiare o preparare e mangiamo la prima cosa che ci capita, che spesso però é ricca di zuccheri semplici e farine raffinate, quali pizzette, succhi di frutta, gelati, granite e brioches, ecc.. Questi zuccheri, come detto sopra, una volta che arrivano nell’intestino fermentano ed aumentano i gas intestinali.

SIBO e leaky gut. La SIBO dall’inglese “Small Intestinal Bacterial Overgrowth” è una sindrome provocata da un numero eccessivo o un alterato tipo di batteri presenti nell’intestino tenue, luogo in cui normalmente questi batteri non dovrebbero stare, poiché la maggior parte del nostro microbiota risiede nell’intestino crasso. I batteri al suo interno, che sono meno di 1/1000 di quelli presenti nel crasso, aiutano a proteggerci dai microorganismi patogeni e dai lieviti che ingeriamo, per cui in caso di SIBO si rompe l’equilibrio naturale nel nostro intestino e crea di conseguenza tutta una serie di fastidiosissimi e importanti sintomi. La Leaky gut, invece, definita anche permeabilità intestinale, è una condizione causata da diversi fattori e presente soprattutto in chi soffre di patologie autoimmuni, che consiste in un allentamento delle giunzioni che si interpongono fra una cellula intestinale e l’altra, che lasciano passare nel sangue sostanze di diverso tipo.

L’eccessivo consumo di lieviti e sostanze fermentate. L’alimentazione degli italiani si basa soprattutto su alimenti contenenti glutine e lieviti, per cui un eccesso di questi potrebbe causare una reattività particolare nei confronti dei cibi fermentati, generando di conseguenza gonfiore addominale. Non solo i lieviti, però, potrebbero creare reattività, poiché chi mangia sempre gli stessi alimenti senza variare la sua alimentazione, è più predisposto a queste ipersensibilità.

Gonfiore da malnutrizione. Quando vedete delle donne magrissime con la pancia prominente è perché queste mangiano solo carboidrati e verdure, mentre sono carenti di altri nutrienti come le proteine.

Frutta dopo i pasti. Mangiare la frutta dopo i pasti principali in caso di distrubi intestinali é errato, perché gli zuccheri della frutta quando arrivano nell’intestino subiscono una fermentazione e generano la produzione di gas.

Carenza di enzimi digestivi. Può capitare che il gonfiore sia generato anche da un deficit di enzimi digestivi, che non consentono una corretta digestione e quindi si verifica ciò che ho detto prima quando ho parlato della masticazione lenta.

Puó sembrare anche ovvio, ma la stitichezza va menzionata fra le cause del gonfiore. È normale che il non evacuare per più giorni causa un accumulo sia di aria che di sostanze di scarto che gonfiano l’addome e limitano anche l’assunzione di altro cibo.

Rimedi per il gonfiore addominale

Spiegate le cause, vediamo adesso come ogni punto potrà essere trattato modificando le nostre abitudini alimentari (MA RICORDATE, questi consigli sono generali e in caso di particolari patologie, bisogna sempre risolversi ad un professionista della salute).

Masticazione lenta. Come spiego anche nel mio video Youtube sulle leggi della digestione, La masticazione deve essere lenta, a tavola dobbiamo essere lumache, per consentire una migliore digestione e minore introito di aria. Come masticare lentamente? Appoggiando la forchetta tra un boccone e l’altro, senza riprenderla in mano prima di aver finito di masticare con cura.

Gestire lo stress ed eliminare gli zuccheri semplici. Per gestire lo stress, oltre che consigliare di praticare una costante attività fisica ogni giorno e di garantire una corretta igiene del sonno, esistono dei rimedi naturali che Madre Natura ci mette a disposizione, tramite erbe calmanti e sedative che agiscono sul sistema nervoso e rilassano i muscoli. Esempi sono la melissa, la passiflora, la valeriana, il tiglio, il biancospino, da assumere sotto forma di infusi o tisane, oppure come integratori.

Inoltre, dall’alimentazione dovranno essere eliminati tutti gli zuccheri semplici e limitati invece i legumi, che contengono fodmaps, ed alcune verdure quali cavolfiori, broccoli, cipolla, crauti, ecc. che aumentano il meteorismo.

Assunzione di probiotici. Se ci accorgiamo che il nostro intestino sta soffrendo a causa di una disbiosi o di altre condizioni come quelle scritte sopra, si potrà ricorrere all’utilizzo di integratori di probiotici, ovvero batteri che ripristinano la nostra flora batterica, facendola tornare in equilibrio. Spesso, però, quando il problema viene trascurato, si avrà bisogno non solo di probiotici, ma proprio di un reset intestinale, che é quello che faccio con il mio programma intestinale.

Controllare l’infiammazione da cibo. Se ci siamo accorti che mangiamo sempre le stesse cose e che siamo a rischio di infiammazione da cibo, allora potremmo sottoponerci a un test del capello come quello della Daphne Lab o rivolgerci a un dietista/nutrizionista esperto per capire quali sono gli alimenti che ci gonfiano maggiormente.

Assumere la frutta lontano dai pasti oppure solo nella colazione, che é il momento della giornata nel quale la digesitone é piú efficace.

Assumere enzimi digestivi. Quando ci accorgiamo che non disponiamo di adeguate quantità di enzimi digestivi, allora sarà necessario sostenere la nostra digestione tramite l’assunzione di enzimi digestivi sotto forma di integratori, prima dei pasti.

Bere tisane ad azione “sgonfiante”. Il finocchio ha proprietà diuretiche e digestive, combatte il gonfiore addominale da flatulenza, meteorismo o aerofagia, per cui una tazza di tisana con semi di finocchio dopo i pasti può dare un sollievo immediato. Un’altra soluzione sono le compresse spesso associate al carbone vegetale per potenziarne l’azione sgonfiante. Il tarassaco è una pianta molto diffusa in Italia, conosciuta anche come “dente di leone”. Grazie alla presenza di sali minerali, flavonoidi e inulina, una fibra che regola l’intestino e permette l’incremento della flora batterica intestinale, il tarassaco ha grandi proprietà diuretiche e digestive. In particolare, la radice di tarassaco stimola la produzione della bile. Lo zenzero, infine, è tubero con proprietà carminative, favorisce la digestione, riduce il meteorismo intestinale e protegge lo stomaco da gastriti e ulcere.

Iniziare la giornata bevendo acqua calda e limone. Bere acqua calda e limone a digiuno depura l’organismo e migliora la digestione; grazie alle sue proprietà alcalinizzanti, il limone aiuta a ristabilire il corretto pH delle urine e a prevenire infezioni e calcoli renali. Inoltre, stimola la produzione di bile e facilita il processo digestivo. L’acqua calda stimola la peristalsi, aiutando i movimenti intestinali in caso di stipsi o costipazione.

E tu hai problemi di questo tipo? Cosa ti aiuta? Fammelo sapere nei commenti!

Se vuoi altre informazioni a riguardo visita il mio blog o guarda direttamente il mio video sul gonfiore addominale.

Un abbraccio,

Roberta

Ogni buon professionista della salute sa che la salute dell'intestino e l'infiammazione sono intimamente correlate. Un intestino sano contribuisce a migliorare la qualità del sonno, una forte funzione immunitaria e un efficace sistema digestivo. Tuttavia, l'infiammazione può modificare l'equilibio intestinale e causare molti problemi di salute.

Scopri di più in questo articolo su come puoi migliorare la salute dell'intestino e ridurre l'infiammazione con cambiamenti nella dieta e nello stile di vita (che é anche il mio obiettivo costante con i miei assistiti).

Negli ultimi anni, il rapporto tra l'intestino e la nostra salute generale è stato un argomento sempre più studiato. I ricercatori hanno scoperto che avere una varietà di batteri buoni offre molti benefici per la salute, tra cui la funzione del sistema immunitario e una migliore salute mentale. Sfortunatamente, il nostro stile di vita moderno ha un impatto negativo sulla salute dell'intestino, come i livelli di stress, la mancanza di sonno e una dieta malsana possono tutti danneggiare il nostro microbiota intestinale.

La disbiosi porta a esiti negativi per la salute poiché il microbioma intestinale influenza anche le risposte infiammatorie.

Quindi, cosa puoi fare tu per ridurre l'infiammazione e migliorare la salute intestinale?

Prima di esaminare la relazione tra salute intestinale e infiammazione, iniziamo definendo cos'è ciascuno e in che modo influisce sulla nostra salute.

Salute intestinale e infiammazione

Il termine "salute intestinale" si riferisce alla funzione e all'equilibrio dei batteri all'interno del tratto gastrointestinale. Un intestino sano comunica con il cervello attraverso i nervi e gli ormoni, il che aiuta a mantenere la salute e il benessere generale. Contiene anche batteri sani e cellule immunitarie che allontanano batteri, virus e funghi, tutti elementi necessari per un corpo ben funzionante.

Come dimostra la ricerca, avere una varietà di batteri buoni nell'intestino può migliorare i sintomi psicologici, combattere l'obesità e potenziare la funzione del sistema immunitario [4]. È stato anche dimostrato che i batteri intestinali producono neurotrasmettitori (come la serotonina), con ulteriori effetti antinfiammatori [8,9].

L'infiammazione è la risposta naturale del corpo per proteggersi da infezioni, lesioni o malattie. Mentre questo è un processo naturale che aiuta il tuo corpo a guarire e difendersi dai danni, l'infiammazione cronica può devastare l'organismo e persino portare a malattie dannose.

I sintomi dell'infiammazione di solito includono affaticamento, gonfiore e problemi gastrointestinali e possono derivare da stress, reazioni immunitarie anormali, obesità o una dieta povera e proinfiammatoria [1,2,3].

In che modo l'infiammazione influisce sulla salute intestinale?

Ora che abbiamo visto cosa sono l'infiammazione e la salute dell'intestino, discutiamo di come si influenzano a vicenda.

Parliamo di disbiosi quando i batteri intestinali "cattivi" o patogeni superano quelli buoni, creando così uno stato di infiammazione cronica e influenzando una serie di condizioni infiammatorie (come diabete, asma o MICI). Questo squilibrio intestinale può essere causato da livelli di stress elevato, antibiotici, mancanza di sonno ristoratore e una dieta povera di nutrienti. Inoltre, l'infiammazione può ridurre la capacità di assorbire i nutrienti, disabilitando così il microbioma intestinale e influenzando negativamente la salute dell'apparato digerente [5].

Come possiamo quindi disinfiammare il nostro intestino?

Qui di seguito ti lascio delle azioni fondamentali che potrai applicare nella vita di ogni giorno, e che mi hanno ridato la vita quando soffrivo di morbo di Crohn.

Stile di vita:

1- Respirazioni profonde prima di alzarti dal letto e ogni volta che ti senti sopraffatto dallo stress.

2- Quando ti alzi vai a vedere il sole (in balcone, finestra...)

3- Respirazioni pre-pasto che stimolino il nervo vago e le secrezioni digestive

4- Medita e respira quando senti che devi fermarti. Semplicemente NON FARE NIENTE per alcuni minuti (piu volte al giorno!).

5- Dedica del tempo a fare quello che ti piace e a seguire i tuoi hobbies.

6- Stai in contatto con la natura, fai passeggiate e pratica il grounding (cammina scalzo sulla terra, prati, sabbia..)!

7- Migliora la qualitá del sonno (devi svegliarti riposato).

8- Fai esercizio fisico leggero/moderato almeno 2 -3 volte a settimana o se non hai ancora molte forze cerca almeno di fare una passeggiata ogni giorno. Se ti piace, vai a ballare!

8- Gestisci al meglio i livelli di stress grazie ai consigli precedenti.

Alimentazione antifiammatoria:

1- Segui un'alimentazione piú antinfiammatoria possibile, senza glutine, latticini, legumi (temporaneamente) e in alcuni casi piú gravi anche cereali (se non sai come fare fatti seguire da un professionista).

2-Inserisci prebiotici o fibra fermentabile dalle verdure (se non le tolleri fallo gradualmente cucinandole e triturandole o in forma di estratti).

3- Polifenoli come mirtilli, frutti di bosco, frutta secca (attivata!) (secondo tolleranza)

4- Grassi buoni come olio EVO, di cocco extra vergine, avocado, pesce azzurro

5- Aiuta la produzione enzimatica e biliare con aceto di mele, zenzero, cannella, limone e olio EVO.

6- Fermentati come cavolo fermentato, kombucha, sott'aceto (di qualitá e se li tolleri).

Integrazione:

1- Inserisci erbe specifiche e integratori per controllare l'infiammazione e la disbiosi intestinale (curcuma, boswelia, omega 3, artiglio del diavolo, lapacho, noce, chiodi di garofano, estratto semi di pompelmo...in base alla tua situazione specifica).

2- Inserisci zinco, vitamina A (controlla sempre i valori nelle analisi), oltre a centella e ginko biloba per i villi intestinali atrofizzati (sempre chiedendo al tuo professionista della salute in base alla tua situazione).

3- Controlla i tuoi livelli di vitamina D, che devono stare almeno tra i 60-70ng/ml

4- Inserisci brodo di ossa e se necessario glutammina, collagene o quercetina.

5- Quando il terreno sará migliorato integrare probiotici specifici.

Spero che questo articolo ti possa aiutare nel tuo cammino verso la salute.

Se vuoi che continui a scrivere altri articoli come questo fammelo sapere nei commenti!

Nel frattempo puoi trovare altre informazioni utili nel mio ebook o sul mio canale Youtube.

Per info o consulenze mandami una mail a info@robertacolletti.com

REFERENZE

1. National Cancer Institute. (2015). Risk factors: Chronic inflammation. National Cancer Institute https://www.cancer.gov/about-cancer/causes-prevention/risk/chronic-inflammation.

2. InformedHealth.org (2018) What is inflammation? Institute for Quality and Efficiency in Health Care. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK279298/

3. Kolb, H., & Mandrup-Poulsen, T. (2010). The global diabetes epidemic as a consequence of lifestyle-induced low-grade inflammation. Diabetologia, 53(1), 10–20. https://doi.org/10.1007/s00125-009-1573-7

4. Quigley E. M. (2013). Gut bacteria in health and disease. Gastroenterology & hepatology, 9(9), 560–569. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3983973/

5. Integrative HMP (iHMP) Research Network Consortium (2014). The Integrative Human Microbiome Project: dynamic analysis of microbiome-host omics profiles during periods of human health and disease. Cell host & microbe, 16(3), 276–289. https://doi.org/10.1016/j.chom.2014.08.014

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